Gematrya, band che unisce potenza sonora e contenuto profondo, tornano con un nuovo singolo destinato a lasciare il segno: “Trappola”, disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire da venerdì 18 aprile 2025.

“Trappola” non è solo una canzone: è uno specchio della nostra epoca, una riflessione tagliente e viscerale sulle dinamiche tossiche che ci imprigionano, spesso senza che ce ne rendiamo conto. Chi non si è mai sentito soffocato da una mentalità prepotente, dominante, che annienta ogni sfumatura di umanità in nome della forza e del controllo?

Il brano si configura come un vero e proprio inno di ribellione contro le aspettative societarie, quelle che ci vogliono sempre forti, sempre invincibili, impeccabili, lucidi. “Trappola” denuncia con decisione l’assurdità di un modello che ci obbliga a indossare maschere, a reprimere fragilità e emozioni, a nascondere il nostro vero io per conformarci a standard irraggiungibili.

In un mondo che sembra seguire la legge della giungla, dove la vulnerabilità è vista come debolezza e la sensibilità come un ostacolo, i Gematrya alzano la voce e dicono basta. Il messaggio è chiaro: non c’è nulla di sbagliato nell’essere umani, nell’avere momenti di incertezza, nel sentirsi diversi da ciò che la società ci impone di essere.

“Trappola” è un grido liberatorio, un invito a rompere le catene invisibili che ci tengono intrappolati in ruoli prestabiliti, a riconnetterci con la nostra autenticità e a reclamare il diritto di essere semplicemente noi stessi. Con un linguaggio crudo, diretto, senza filtri, la canzone lancia un messaggio potente:
“È ora di ribellarsi. È ora di dire un enorme FUCK a queste imposizioni irrealistiche.”

Con un sound potente e viscerale i Gematrya ci regalano una traccia che scuote le coscienze e invita alla riflessione. “Trappola” è per chi ha avuto il coraggio di sentirsi fragile, per chi ha lottato contro se stesso per adattarsi, per chi oggi sceglie la libertà.

“Trappola” è per tutti noi. Perché tutti, almeno una volta, ci siamo sentiti intrappolati.

Gematrya è un progetto musicale nato dall’incontro tra due mondi diversi ma perfettamente complementari: quello di Emanuele Pepe aka Manu (classe 1987, Roma) – polistrumentista, produttore, compositore e autore – e quello di Roberta Cianotti aka Yerta MC (classe 1992, Barbarano Romano) – MC, rapper, cantautrice e scrittrice.

Il sound della band è un’esplosione di contaminazioni: una miscela potente di crossover, rap hardcore, elettronica, techno cyberpunk, drum’n’bass e non solo, frutto delle influenze musicali eterogenee dei suoi membri.
Manu porta con sé un’esperienza quasi ventennale in band punk, metal e hardcore, mentre Yerta MC aggiunge un’attitudine rap/hip hop serrata, con flow tagliente e testi viscerali.

La formazione si arricchisce di altri elementi che completano il suono crudo e futuristico del gruppo:

J-Cat, DJ turntablist

Karma, beatboxer e screamer

Patrizio, chitarra

Marcello, basso

Il nome GEMATRYA è un potente acronimo carico di significato, una denuncia simbolica contro la manipolazione mediatica e l’appiattimento culturale:

Giornali – Emotiva – Manipolazione – Annullamento – Televisione – Radio – Yinganno – Apatia

Gematrya si presentano come una band crossover/rap hardcore con uno stile fortemente identitario e contaminato, che affonda le sue radici nel disagio urbano e nella visione di un mondo sempre più distorto e distopico.
I loro live sono un’esperienza immersiva e ad alto impatto: muri di suono, scratch e beatbox si fondono con chitarre aggressive e liriche crude per dar vita a un linguaggio musicale e visivo che rifiuta ogni compromesso.

Una voce femminile al centro della scena, un tappeto sonoro che fonde l’organico con l’elettronico, una presenza live unica nel suo genere: i Gematrya non si limitano a fare musica. La urlano. La vivono. La incendiano.