IL VELENO DELL’IPOCRISIA

“Vipere”: tutti ne abbiamo incontrate. Persone viscide, opportuniste, che si nutrono del prossimo, si prendono i meriti quando conviene, e poi spariscono nel nulla, lasciandosi dietro solo veleno e pettegolezzi.

Con questo feroce brano metalcore, i WET sputano in faccia la rabbia che troppi tengono dentro. Nessun filtro, nessuna cortesia: “brilli solo di luce d’altri, sei un parassita”: rabbia disillusa rivolta a chi finge, a chi si nasconde dietro sorrisi e falsità. “Dimmi in faccia cosa dici alle mie spalle / dici di odiarmi ma non mi affronti”: Vipere è uno sfogo diretto, crudo e tagliente. Un attacco frontale. Un’esecuzione pubblica dell’ipocrisia sociale.

Qui non si cerca l’antidoto. Si prende il veleno e lo si restituisce, goccia per goccia.

Con “Vipere”, i WET dimostrano una cosa sola: la rabbia non è debolezza. È lucidità. È verità.

WET (Alex e Dany) sono più di una band: sono amicizia trasformata in rabbia costruttiva, sono sogni sporcati da sudore, distorsioni e notti insonni. Hanno iniziato tra garage e sogni confusi e non hanno mai mollato. Nel 2023 esordiscono con “TE NE ANDRAI”, seguita da una scarica di singoli come “AUTODISTRUTTIVO”, “FINE DELLA FESTA” e il più maturo “BUIO”, con cui segnano un netto cambio di direzione artistica.

Il pubblico li ascolta, li segue, li chiama. Passano da Twitch con LiveTunes (insieme a Cydonia, Panetty, Enkk e Bouchra), fino a salire sui palchi del Legend di Milano, Lucca Comics e Milano Games Week. Nel frattempo, non smettono mai di sperimentare, reinterpretando hit contemporanee nel format virale “POP GOES WET”.